Articoli di Rick Romer(Magnum Set Decorator) in Italiano, a cura di ROBIN1



Le memorie della serie




Recensione

Il nostro sito non ha niente a che vedere con questo libro

Elenco dei contenuti:
  • Ringraziamenti
  • Premessa a cura di Donald P. Bellisario
  • 1    Magnum, P.I.: Gli inizi
  • 2    Da Chicago ad Hollywood
  • 3    Il Primo Anno in Paradiso: Solo Problemi
  • 4    Con Selleck alle Hawaii
  • 5    Il Vero Selleck
  • 6    Ospiti di Rilievo
  • 7    Il Cast,  i Produttori, i Registi
  • 8    Lavorare in Paradiso
  • 9    Guai con la Legge
  • 10  Infortuni, Charities, e Tragedie
  • 11  Il legame con Magnum
  • 12  Dopo Magnum
  • Appendice A
  • Appendice B
  • Indice


Alcuni passi del libro da me tradotti



Il ritorno alle Hawaii


Pochi anni fa stavo volando alle Hawaii a fare un nuovo show chiamato Marker per la United Paramaunt Network per il quale mi avevano chiesto di partecipare avendo bisogno di qualcuno con energia.
Guardando fuori dal finestrino sull'aereo che mi portava la pensai "questo è almeno un centinaio di volte che vengo qui" poi reclineai lo schienale e cominciai ade assopirmi. A un certo punto iniziai anche a sognare di quando nel 1980 venni qui la porima volta e stavo giocando a tennis sulla cime di un hotel ad Honolulu conj il mio amico ed attore WK Stratton. Stava servendo la palla e mi disse "Manetti tu starai qui per dieci anni". "Ma che diavolo" risposi "questo è solo un pilot.

Un divertente ricordo di Larry Manetti


Non molto dopo il mio arrivo alle Hawaii mi fu offerto da un venditore d'auto uno spot. Io ho sempre amato le macchine e velocente fui d'accordo di farlo. Avendo lo show grande attenzione ne avrebbe tratto degli enormi benefici. Dopo lo spot il proprioetario venne da me dicvendo che potevo usare il Porsche 944 Turbo per cui avevo girato lo spot per due settimane. Tom ando' pazzo per la cosa dicendomi anche che doveva siedere dentro la macchina appena la vide. Poco dopo mi disse "Che ne dici se mi impegno di farti girare un po' piu' di scene se me la prestio per un po". Io avevo già la Mercedes portata da Los Angeles e fui d'accordo. "Un giorno di questi" disse "avrò una porche come questa o ancora meglio una 928. Fra qualche anno forse sarò in grado di regalare a voi del cast una 928 ". Naturalmente noi ridemmo insieme di questo sogno. Ma dopo qualche anno questo divenne realtà. Tom dette a noi tutti una 928, a me a John e a Roger. Jeff McKey un amico fin dai tempi di Baa Baa Black Sheep che aveva un ruolo ricorrente nella serie venne da me una serie dicendomi che aveva un appuntamento e mi chiedava la Porsche. Al che io fui d'accordo, la macchina aveva soilo 56 miglia di kilometraggio. Piu' tardi nella notte mi svegliai dopo aver sentito un tonfo sordo alla mia porta. Mi affacciai alla porta e vidi Jeff senza nemmeno la shirt addosso. Sul petto bruciacchiato aveva una striscia nera. "che diavolo è successo?" chiesi. E' la cintura di sicurezza rispose. "Ascolta io andavo a settanta miglia orarie e ho impattato contro un muro. La macchina ora è una fisarmonica." Stava quasi per vomitare; a jeff piaceva essere alticcio la sera e quella non faceva eccezione. Il proprietario ando' su tutte le furie "Tu non otterai da me piu' niente" urlo'. Al terzo anno di Magnum quando noi eravamo ormai sulla breccia il proprietario del concessionario mi chiamo' di nuovo. Mi chiese di fare un altro spot e in cambio mi avrebbe dato un'altra macchina. "No" risposi "Ho già dato!"

Fonzie


Il mio agente mi mando' a fare un'audizione per un film di due ore chiamato Mannix. Stavo aspettando nella sala di aspetto per l'intervista iniziale con un altro attore accanto a me. "Ciao il mio nome è Larry Manetti" dissi, "e io sono Henry Winkler" rispose, "per cosa sei venuto?" chiesi, mi rispose che era li per un pilot chiamato Happy Days e disse "Sono qui per mettermi un po' di gelatina e indossare giubbotti da motociclista". "Io invece sono qui per fare un uomo di legge in Mannix" dissi. Rispose "Chissà cosa darei per lavorare con Mike Connors"; al che risposi che avrei provato a chiedere una parte anche per lui nel film.
Non riuscii ad ottenere niente per lui, così lui divenne Fonzie di Happy Days, un grande successo.

L'anello passato di mano per una causa importante


Un giorno ricevemmo la chiamata circa un ragazzo di 12 anni di nome Mickey che stava morendo di cancro al cervello. Era un grande fan dello show e voleva incontrare il cast prima di ogni altra cosa al mondo. Viveva in Honolulu e i genitori sapendo che stava per morire chiamarono Tom sul set dicendo a lui che i dottori si aspettavano che non avrebbe superato il pomeriggio. Tom Roger e io stavamo per saltare su una Jeep per dirigersi da lui, quando una guardia del nostro servizio di sicurezza offri di accompagnarci con la sua macchina della polizia; saltammo su quella macchina e ci portò in un baleno da Mickey.
Quando arrivammo nella sua stanza potetti notare il piu' bel sorriso che avessi mai visto. La sua faccia si illuminò e per un attimo non sembrò nemmeno più triste. "Grazie" fu tuttu quello che riuscì a dire. Egli strinse anche la mano di Tom iniziando a guardare l'anello che portava al dito, quello che la serie aveva preparato come nostro simbolo dello squadrone durante la guerra in Vietnam. La produzione spese anche molti soldi per questo.
Presi il mio anello e lo piazzai sulla mano libera di Mickey cercando di non scoppiare in lacrime mentre la sua vita se ne andava. Sotterrarono Mickey con il mio anello sulla mano. Quando ritornammo sul set nessuno aveva più voglia di girare. Iniziai a ripensare a Mickey e anche a mio figlio. Fu una cosa indimenticabile
Anni dopo la produzione fece un nuovo anello per me.